Assessore all'Industria:troveremo una soluzione per la Rockwool

Pubblicato il da sandro

Sandro Angioni ha annunciato che entro una settimana saranno illustrate le possibili proposte

 

Le rassicurazioni dell'assessore all'Industria ai lavoratori e ai sindacati

Rockwool_0003.jpg«Non lasceremo nessuno a terra:

troveremo una soluzione anche per la vertenza Rockwool».

Le parole dell'assessore regionale all'Industria Sandro Angioni sono ferme: «entro la prossima settimana potremo presentare un quadro completo delle possibili soluzioni alla questione della fabbrica di lana di roccia».

Una rassicurazione quanto mai opportuna per operai e sindacalisti che hanno ricevuto la sua visita a Campo Pisano. I tempi, infatti, si fanno sempre più stretti, e nessuna soluzione percorribile è al momento sul tavolo di una vertenza che negli ultimi due mesi si è terribilmente complicata.

A fine giugno scadrà la cassa integrazione per i sessanta operai dello stabilimento fermo da un anno:

«abbiamo ricevuto una comunicazione dalla Rockwool

- fanno presente Francesco Carta,

segretario della Filctem-Cgil e Gianluca Zurru dell'Rsu di fabbrica

- in cui si annuncia l'avvio delle procedure di messa in mobilità per i cassintegrati».

Dopo il 26 giugno, insomma, per loro c'è il buio totale.
Non solo.

Da diversi giorni si parla dell'imminente arrivo in città di decine, fra tecnici e operai polacchi, indiani e danesi, che dovrebbero portare a termine, nel giro di due mesi, la dismissione degli impianti di Sa Stoia.

Una notizia che

- sebbene ancora non ufficiale

- ha fatto salire ulteriormente la già alta tensione che si respira nei presidi in fabbrica e sul cavalcavia.

«La situazione

- commenta il segretario della Uil-Sulcis Iglesiente Mario Crò, presente all'incontro di ieri

- è tale che servono risposte immediate da parte dei soggetti in causa, in primis la Regione».
«Completerò in settimana un vasto giro di consultazioni

- è la replica dell'assessore regionale all'Industria

- e nel giro di pochi giorni sarò in grado di avere un quadro completo delle opzioni percorribili per garantire un futuro ai lavoratori della Rockwool».

Al prossimo tavolo parteciperà anche l'assessorato al Lavoro, visto che potrebbe rendersi necessario un intervento in termini di rinnovo degli ammortizzatori sociali o l'avvio di un percorso di formazione finalizzato al ricollocamento degli operai.

Un iter che potrebbe svolgersi anche all'interno della fabbrica di Sa Stoia, visto che, una volta lasciato lo stabilimento, la Rockwool dovrà procedere alle bonifiche del capannone e delle aree circostanti.

Una soluzione, seppur momentanea, potrà dunque essere quella di reimpiegare i cassintegrati in interventi ambientali entro i cancelli della fabbrica ormai ex-Rockwool, facendo loro contestualmente intraprendere un percorso di formazione professionale finalizzato all'assunzione in altre realtà. Inutile dire che la speranza di tanti operai resta quella di un ricollocamento in Igea, la società in house della Regione che si occupa delle bonifiche dei siti minerari dismessi.
Al momento, tuttavia, non c'è alcuna certezza sulla fattibilità della cosa, anche se per l'avvio di interventi di bonifica su vasta scala (che l'Igea dovrà prima o poi intraprendere), sarà necessaria l'assunzione di un gran numero di maestranze qualificate.


PAOLO MOCCI

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