Eurallumina: riapre il fronte del porto

Pubblicato il da sandro

La società della Rusal ha chiesto di riattivare la banchina

                      d Antonella Pani

L'Eurallumina ha chiesto di riattivare la banchina del porto industriale per scaricare il carbone destinato alla centrale dell'Enel. In questo modo dovrebbe richiamare al lavoro 40 dipendenti.

L'Eurallumina ha chiesto di riattivare la banchina del porto industriale per scaricare il carbone destinato alla centrale dell'Enel. In questo modo dovrebbe richiamare al lavoro 40 dipendenti.

L'Eurallumina riapre, ma, per il momento, si limiterà al fronte del porto. Il disegno è quello di riattivare la banchina industriale. Se andrà in porto verranno richiamati al lavoro dalla cassa integrazione una quarantina di dipendenti. Tutto dipenderà se la società della Rusal sarà autorizzata a movimentare nel molo usato fino ad ora per la bauxite, anche il carbone per conto dell'Enel.


L'AUTORIZZAZIONE 

La richiesta ha già incassato il via libera all'unanimità (seppure non vincolante) della Commissione consultiva locale per le autorizzazioni in materia portuale, presieduta dal comandante della Capitaneria di Porto di Portoscuso Giuseppe Pasquino. Non appena l'Eurallumina otterrà l'autorizzazione richiamerà al lavoro una quarantina di operai, tra quelli che già svolgevano le operazioni portuali (l'Eurallumina gestiva direttamente la banchina in cui arrivavano i carichi di bauxite e da cui partiva l'allumina prodotta a Portovesme), in cassa integrazione da due anni, da quando cioè la Rusal ha deciso di fermare gli impianti. Il via libera della Commissione, preludio all'autorizzazione vera e propria, consentirà all'Eurallumina di scaricare il carbone per conto dell'Enel, che in quella banchina potrà fare attraccare navi molto più grandi e capienti. Non solo: parte di quel carbone sarà destinato alla stessa Eurallumina per alimentare la caldaia, quella che in futuro dovrebbe garantire l'abbattimento dei costi energetici alla raffineria di allumina. «È auspicabile - ha affermato il comandante Pasquino - che il riavvio delle operazioni portuali da parte di Eurallumina possa rappresentare un'opportunità anche per l'incremento delle altre attività nella banchina commerciale».

LE RICADUTE

Alla riunione della Commissione era presente per la Provincia l'assessore alla Programmazione Guido Vacca. «L'iniziativa dell'Eurallumina produrrà importanti riflessi sull'economia - è stato il suo commento - il rientro dei primi 40 lavoratori apre uno spiraglio in una situazione di incertezza». Tore Cherchi, presidente della Provincia ha espresso, dal canto suo, soddisfazione per il parere positivo della Commissione. «È un primo passo importante per l'abbattimento dei costi energetici - ha detto - e il riavvio definitivo della fabbrica». «Il reinserimento dei lavoratori - ha precisato Cherchi - non avverrà a discapito dei dipendenti già in servizio, anzi potrà diventare occasione per incrementare le attività portuali». A Cagliari intanto, sotto i portici di via Roma davanti al Consiglio regionale, prosegue ad oltranza il presidio dei lavoratori in vista dell'incontro del 14 aprile al ministero dello Sviluppo economico. Ieri gli operai hanno solidarizzato con i lavoratori dei trasporti in sciopero. Mentre l'eco della protesta non conosce confini: un imprenditore sardo con un'attività in Giappone di import di prodotti sardi ha fatto avere tramite i suoi fornitori, dei pasti caldi ai lavoratori accampati tramite.


ALCOA

 Intantom Marcos Ramos, presidente di Alcoa Europa e responsabile del settore Primario, ha visitato giovedì la fabbrica di alluminio di Portovesme. Ramos ha detto di aver trovato una situazione molto migliorata rispetto all'ultima visita e ha rassicurato le organizzazioni sindacali sulle intenzioni di Alcoa per il rilancio dello stabilimento. Sulle prospettive e sulla multa comunitaria (l'Ue ha deferito l'Italia) i vertici Alcoa incontreranno il Governo entro questo mese. La strategia di Alcoa, sostenuta dal Governo, è quella di dimostrare che il regime tariffario non era un aiuto di Stato.

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