Sì alla società per il rilancio di Eurallumina
Di Antonella Pani
La società per il rilancio dell'Eurallumina si può fare: il presidente Cappellacci e l'assessore all'Industria Alessandra Zedda hanno illustrato ieri all'azienda e ai sindacati cifre, quote di partecipazione e fonti di finanziamento della NewCo, la nuova società pubblico-privata che dovrà realizzare la caldaia a carbone per produrre vapore ed energia. Un percorso messo nero su bianco che ha incassato il parere favorevole dell'amministratore delegato dell'Eurallumina Vincenzo Rosino.
102 MILIONI
Il capitale sociale della futura NewCo sarà di 30 milioni di euro (il 75% della Rusal, il 25% della Regione). Altri 36 milioni arriveranno da contributi pubblici (20 dalla Regione che già aveva liberato questa cifra attraverso fondi da destinare alla Provincia per le infrastrutture del territorio: gli altri 16 dovrebbero arrivare dal ministero dello Sviluppo economico). Altri 36 milioni di euro, infine, li metterà la Rusal. Così si arriva alla fatidica cifra di 102 milioni, ossia l'ammontare del piano industriale per il rilancio della raffineria di allumina. La Regione inoltre si è impegnata a pressare il Governo per la restituzione dei 50 milioni di crediti Iva e la rimodulazione dell'accordo di programma. Ora sarà necessario un incontro con il Governo.
OPERAI A CAGLIARI
La lunga giornata dei lavoratori Eurallumina a Cagliari è iniziata alle 10 in viale Trento. Il vertice, dopo una pausa nel pomeriggio, è ripreso alle 17 ma gli operai non si sono mai spostati, continuando a far sentire la loro presenza. «Siamo davanti a un percorso chiaro», dice Fabio Enne, segretario della Cisl: «Ora dobbiamo mettere il massimo impegno per arrivare dritti al nostro obiettivo. Ci aspettiamo, d'altra parte, che l'azienda si impegni a rivedere la cassa integrazione». Resta sempre in agguato lo scoglio Commissione europea, che si proverà a superare facendo presenti le disastrose condizioni economiche in cui versa il Sulcis. «Finalmente - dice Mario Crò, segretario della Uil - sono chiare le cifre e le fonti dei finanziamenti. Ora la Regione dovrà fare la giusta pressione sul Governo».