Rusal riapre tutto, eccetto Eurallumina

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  La multinazionale russa annuncia il riavvio degli impianti dopo la ripresa del mercato

 

di Antonella Pani


La Rusal vede rosa per il 2010 ma non per lo stabilimento dell'Eurallumina di Portovesme. Lo si evince dal bilancio della produzione 2009 pubblicato sul sito ufficiale della multinazionale russa dove si parla anche delle prospettive per l'anno in corso: il mercato dell'alluminio e dell'allumina sono previsti in crescita, con il probabile aumento della produzione nelle raffinerie russe e nello stabilimento irlandese, ma neanche un accenno al riavvio della fabbrica di Portovesme destinata, senza ombra di dubbio, ad un altro anno di stand-by. “Si prevede per il 2010 una crescita del mercato dell'alluminio dovuta alla domanda crescente nel settore automobilistico e degli imballaggi - si legge nel sito della Rusal - supponendo un ripristino graduale del mercato nel 2010, Rusal prevede di aumentare la produzione di alluminio del 3% e quella di allumina del 7%». Un incremento che, stando ai piani della multinazionale, si dovrebbe ottenere recuperando i tagli dello scorso anno nella produzione negli stabilimenti russi e nella raffineria Aughinish in Irlanda. «Stiamo vedendo i primi segnali di una ripresa della domanda che si riflette in un numero crescente di ordini dei nostri clienti in Europa e negli Stati Uniti», ha dichiarato il numero uno di Rusal, Oleg Deripaska. Insomma il mercato si risveglia dal torpore del 2009 e comincia dare i primi segnali di ripresa, tanto che la Rusal pensa di aumentare le produzioni, ma tutti questi effetti positivi non hanno effetti sulla raffineria di Portovesme che ha all'orizzonte un altro anno di fermata, con conseguente proroga della cassa integrazione per 700 lavoratori tra diretti e imprese. Una fermata temporanea che si allunga, come già avevano annunciato i vertici aziendali nell'ultimo incontro in Confindustria con le organizzazioni sindacali: «Lo stabilimento è importante per la Rusal ma non ci sono ancora le condizioni per il riavvio», avevano detto i dirigenti dell'Eurallumina. E ora la strategia della Rusal prende forma: nel 2010 si produrrà più allumina che nell'anno precedente, stabilizzando le produzioni in quegli stabilimenti che sono sopravvissuti all' annus horribilis2009 e tenendo al palo le raffinerie ferme, come l'Eurallumina e le due fabbriche in Giamaica. Ai lavoratori di Portovesme non resta che fare il tifo per una ripresa sempre più marcata dell'allumina, e chissà, magari sul finire del 2010 potrebbe essere conveniente riavviare l'Eurallumina. Ma per il momento non se ne parla. 
I lavoratori durante l'ultima assemblea non avevano preso bene la notizia di un altro anno di cassa integrazione e avevano annunciato nuove iniziative di protesta. Intanto resta ancora in sospeso l'incontro al ministero dello Sviluppo economico che, stando al protocollo d'intesa di un anno fa, si sarebbe dovuto svolgere entro dicembre per fare il punto della situazione. Diversi i nodi da sciogliere: bacino dei fanghi rossi, deposito dei combustibili, modifiche agli impianti, centrale a gas. Tutto ancora da definire. Ma per il 2010 il riavvio dell'Eurallumina non rientra nei piani della Rusal.


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