Rockwool, vertice in Regione fra un mese
La promessa alla Rsu dell'assessore al Lavoro: «Rispetteremo gli impegni presi in estate»
Un altro mese di attesa. Sarà affrontata entro il 15 novembre la vertenza dei lavoratori Rockwool di Iglesias, da cinque mesi in presidio davanti alla miniera di Campo Pisano. La conferma del vertice che potrebbe essere decisivo per la stabilizzazione dei lavoratori è arrivata ieri mattina. «A seguito di un colloquio avuto con l'assessore regionale all'ambiente in occasione di una visita al presidio che i lavoratori Eurallumina stanno effettuando in prossimità del palazzo del consiglio regionale a Cagliari - spiega il segretario provinciale della Filctem, Francesco Carta - la Rsu della Rockwool ha avuto modo di concordare un incontro con l'assessore al Lavoro della regione per una verifica informale degli accordi del 20 luglio e del 2 agosto». Franco Manca ha confermato - prosegue la nota - «gli impegni assunti durante il periodo estivo», ossia l'individuazione di progetti e programmi per l'inserimento dei cassintegrati.
«Entro la prima quindicina di novembre - precisa Francesco Carta - ci sarà una riunione ufficiale e operativa con l'assessore all'Ambiente e gli altri esponenti dell'esecutivo per affrontare il caso Rockwool».
I sindacati chiedono i corsi di riqualificazione professionale per gli ex dipendenti della fabbrica di lana di roccia. Un primo passo che dovrebbe vedere poi i lavoratori impegnati nei cantieri delle bonifiche ambientali, i programmi finanziati dallo Stato e dall'Unione europea per il risanamento delle aree minerarie degradate per cui sono disponibili 520 milioni di euro.
Un primo risultato della vertenza, ma non la fine della protesta, dato che i lavoratori in presidio hanno deciso di andare avanti a oltranza. «È chiaro - conclude Carta - che si attendono fatti concreti: non è pensabile, infatti, che si possa andare avanti in questo modo. Anche la Regione, considerato che le risorse non mancano, deve fare la sua parte».
Il presidio sul ponte della statale 130 prosegue, dunque, così come continua a crescere, dal Sulcis come dal resto della Sardegna e dalla Penisola, il numero di persone che sul profilo Facebook esprime solidarietà e sostegno ai lavoratori in lotta.
DAVIDE MADEDDU