Prorogata la Cassa Integrazione in deroga per tutto il 2011 e poi...
da businessonline.it
Prorogata la Cassa Integrazione in deroga per tutto il 2011. Previsto
anche per fine 2010 il provvedimento di proroga a tutto il 2011 degli altri ammortizzatori sociali.
"Il governo prorogherà la cassa
integrazione in deroga e gli altri strumenti di ammortizzazione sociale per tutto il 2011".
Ad annunciarlo il ministro del Lavoro,
Maurizio Sacconi, sottolineando che «ci sarà un provvedimento a fine anno». La definizione delle risorse sarà conseguente alla ricognizione
sull'effettivo utilizzo della cassa integrazione nell'ultimo anno. Nei primi otto mesi del 2010 l'Inps ha autorizzato alle aziende italiane
l'utilizzo di 826,4 milioni di ore di cassa integrazionecon un aumento del 60,5% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Il ministro ha
spiegato che «spesso si confondono le ore autorizzate di cassa integrazione con quelle effettivamente utilizzate dalle aziende. Il tiraggio
è molto inferiore a quello che abbiamo conosciuto in passato, quest'anno si aggira sul 50 per cento». Di fatto, ha spiegato il ministro, di
fronte alle incertezze le aziende decidono di chiedere un numero di ore di cassa integrazione superiore a quello di cui poi avranno
effettivamente bisogno.
Il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha anche spiegato che le risorse per il rifinanziamento saranno calcolate
in base alla domanda reale nell'ultimo anno, che sarà monitorata e censita.
Secondo Confcommercio, la proroga della CIG è una buona
notizia soprattutto per le Pmi, mentre per i sindacati, che chiedevano da tempo tale proroga, la decisione del ministro rappresenta solo un
inizio. I dubbi che ora restano riguardano essenzialmente i tempi.
Mentre la Cgil ha chiesto al Governo di definire il provvedimento entro
fine 2010, proponendo anche il blocco dell'aumento dell'età pensionabile per tutti i 100 mila lavoratori in mobilità, per la Cisl è,
invece, necessario affiancare agli ammortizzatori politiche attive per la ricollocazione dei lavoratori in CIG.
Si tratterebbe, infatti,
di uno strumento fondamentale per evitare il licenziamento di migliaia di persone in momenti di crisi, come già accaduto nel 2010.