OPPOSIZIONI IN AREE CRISI
INDUSTRIA: SINISTRA, INIZIATIVA OPPOSIZIONI IN AREE CRISI
(AGI) - Cagliari, 5 nov.
“E’ il momento di una iniziativa congiunta dei gruppi dell’opposizione di centrosinistra in tutti i territori della Sardegna piu’ colpiti dalla crisi industriale, con un primo appuntamento nel Sulcis”.
E’ la proposta del gruppo Comunisti-Sinistra Sarda-Rssomori in Consiglio regionale che intende effettuare
“una ricognizione per definire una comune strategia di difesa e rilancio dei territori”.
L’annunciata chiusura della Alcoa a Portovesme, fissata per il 17 novembre, - si legga in una nota - e’ solo l’ultima tappa di un calvario che non accenna a concludersi.
Investe un territorio, il Sulcis-Iglesiente, gia’ colpito duramente:
pensiamo alla Eurallumina (con gli stabilimenti chiusi da marzo) o alla Rockwool di Iglesias (bloccata nonostante i risultati conseguiti negli ultimi anni), senza dimenticare la storia infinita della Portovesme srl e della Otefal Sail.
Cinque grossi stabilimenti, tutti diramazione di grandi multinazionali, e una miriade di piccole aziende costrette a fermare le macchine e tenere fermi i lavoratori.
Parlano i numeri: i disoccupati nel territorio sono oltre 30mila.
Solo la chiusura dell’Alcoa, per citare l’ultimo caso in ordine di tempo, coinvolgera’ 2000 operai tra diretto e indotto.
Tutto su un’area che conta circa 130mila abitanti: significa che ogni nucleo familiare conta almeno un caso di disoccupazione o, se va bene, di cassa integrazione.
Numeri in continua evoluzione, sempre al rialzo, e comunque noti da tempo. Cosi’ come note sono le cause delle serrate: su tutte, l’elevato costo delle tariffe energetiche.
Una partita che si gioca su due fronti: da una parte, le multinazionali che non intendono fare retromarcia visti i costi piu’ vantaggiosi in altre regioni europee; dall’altra il governo nazionale, che sull’argomento nicchia: promette e non mantiene, annuncia e non conclude.
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, e’ la mancata visita del ministro Claudio Scajola: annunciata - sarebbe dovuto arrivare in Sardegna proprio per la questione Sulcis - ma poi rinviata a data da destinarsi per una improvvisa indisposizione, salvo poi comparire su tutte le agenzie di stampa per le dichiarazioni sulla nascita del nuovo PdL in Sicilia.
Allora succede che siano i 23 sindaci del territorio a dover andare a Roma, mentre i lavoratori dell’Alcoa continuano l’occupazione dell’aula consiliare di Portoscuso.
(AGI)