... Ila,il miracolo non arriva.

Pubblicato il da sandro cherenti

      di  Antonella Pani

  Tentativo a vuoto. Tore Cherchi: modello Tossilo per il Sulcis

 Ila, il miracolo non arrivaCassa integrazione: il giudice dice 
no all'assessore
Un altro anno di cassa integrazione: possibile, dice il giudice, ma solo in caso di manifestazioni
concrete di interesse di eventuali acquirenti per la Ila. Che per ora non ci sono.
Serve un'azienda interessata, ma seriamente
interessata, a rilevare la Ila: solo con una manifestazione di interesse il giudice fallimentare sarebbe disposto a valutare il rinnovo
della cassa integrazione. Altrimenti, il destino dei 166 lavoratori che da tre giorni presidiano l'assessorato all'Industria, dentro il
palazzo di viale Trento, è segnato. Nella tarda serata di martedì l'assessore Zedda ha incontrato i lavoratori in assemblea permanente e ha
riferito il contenuto dell'incontro con il giudice che ha in carico il fallimento Ila. L'assessore ha chiesto al giudice un'ulteriore
proroga della cassa integrazione, per scongiurare il licenziamento collettivo. Non ha trovato porte chiuse, anzi il giudice ha precisato di
essere pronta a fare tutte le valutazioni del caso. A patto che ci sia un'azienda intenzionata a rilevare la fabbrica.
NON SOLO INDIA
Dunque caccia a imprenditori seri e volenterosi, con voglia, mezzi e progetto per il rilancio della Ila. A livello ministeriale sarebbero
in corso dei contatti con una multinazionale indiana, così come (è trapelato ieri) nei prossimi giorni è prevista una visita nello
stabilimento di Portovesme da parte di un imprenditore interessato. Al sopralluogo saranno presenti anche i curatori fallimentari e
l'assessore Zedda. Fra i possibili pretendenti ci sarebbe anche un'altra azienda che proprio in questi giorni avrebbe chiesto un incontro
sul caso-Ila. Ma per bloccare il conto alla rovescia pare che non sia sufficiente un semplice interesse, anzi sarebbe necessaria una
proposta solida, in grado di convincere il giudice. Solo così ci sarebbero i presupposti per discutere del rinnovo della cassa
integrazione.
MODELLO TOSSILO Ma nel Sulcis l'emergenza-lavoro non riguarda solo l'Ila: il record di cassintegrati rende bene l'idea di
quanto sia difficile il momento. Nel corso di un incontro tra il presidente della Provincia Tore Cherchi e l'assessore all'Industria
Alessandra Zedda, l'esponente della Giunta Cappellacci ha rassicurato Cherchi sulla volontà di riconoscere al Sulcis, in tempi brevi, il
cosiddetto modello Tossilo, con investimenti nelle infrastrutture, incentivi alle imprese e all'autoimpiego, corsi di formazione. Uno
schema già utilizzato a Tossilo appunto, dove furono coinvolte circa 150 imprese, con investimenti di milioni di euro. «I lavoratori in
cassa integrazione o in mobilità - osserva il presidente della Provincia, che aveva già consegnato un dossier sull'argomento agli assessori
regionali competenti - sono circa 3500: molti potranno tornare a lavoro solo se si attivano nuove imprese alle quali legare programmi di
formazione e riqualificazione».

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