Il Papa: salvate Portovesme

Pubblicato il da sandro

Il Papa: salvate Portovesme
Lavoratori verso Palazzo Chigi

Gli operai dell'Alcoa in Piazza San Pietro per l'Angelus del Papa

 

«Salvare i posti di lavoro di Portovesme»:

il dramma vissuto in questa settimane dai lavoratori sulcitani è nei pensieri del Papa, che ieri mattina al termine dell'Angelus in piazza San Pietro, ha lanciato un appello forte ed esplicito per alcune realtà difficili in Italia, tra cui Portovesme.

Oggi alla 16.30, a Portovesme, una decina di pullmann partiranno dal piazzale dell'Alcoa, alle 18 si imbarcheranno da Cagliari per Civitavecchia, con l'intenzione di presidiare piazza Colonna.


«La crisi economica sta causando la perdita di numerosi posti di lavoro», ha detto Benedetto XVI davanti ai fedeli accorsi per l'Angelus domenicale, «e questa situazione richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti: imprenditori, lavoratori e governanti.

Penso ad alcune realtà difficili in Italia, come ad esempio Portovesme e Termini Imerese».

Chiaro riferimento ai lavoratori dell'Alcoa, che ormai da tre mesi lottano per impedire la fermata della fabbrica di alluminio, ribadita anche nell'ultimo vertice del 7 gennaio dalla proprietà americana.


A SAN PIETRO

Iniziative e proteste via via più eclatanti, tensione alle stelle nel territorio, duemila famiglie col fiato sospeso:

finora Alcoa è stata irremovibile e non è tornata indietro dal proposito di voler fermare la fabbrica.

Per martedì è fissato un vertice tra azienda e Palazzo Chigi: l'ultima possibilità di cambiare un destino che sembra già scritto.

«Bisogna fare tutto il possibile per far crescere e tutelare l'occupazione», ha detto il Papa, associandosi all'appello della Conferenza Episcopale Italiana, «assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie».

E così ancora una volta le difficoltà e le preoccupazioni degli operai del Sulcis sono arrivate in Vaticano, come era già successo un anno fa nella vertenza Eurallumina.


IL GOVERNO

«Tocca alle imprese esprimere quanto più quella responsabilità sociale che deve indurre a non compiere frettolose scelte di ridimensionamento occupazionale», dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commentando le parole di Benedetto XVI, «dopo aver avuto lunghi anni di utili e, magari, aiuti pubblici.

Tocca in particolare ai manager, ben remunerati anche in periodi di crisi, esprimere capacità di riprogettazione dei destini aziendali a misura delle persone.

I casi di Alcoa e Fiat - ha concluso - richiamano a tutte queste responsabilità».


LA REGIONE

«Non si può non manifestare grande apprezzamento ed emozione per l'attenzione rivolta dal Santo Padre alla vicenda dell'Alcoa», sottolinea il presidente della Regione, Ugo Cappellacci,«questo forte richiamo al senso di responsabilità non può e non deve restare inascoltato, esattamente come il riferimento ad un lavoro dignitoso nello spirito della Caritas In Veritate e del pensiero del suo predecessore Giovanni Paolo II».


I LAVORATORI

In piazza San Pietro, ad ascoltare le parole del Santo Padre, una delegazione di lavoratori dell'Alcoa, con baschetto da lavoro e striscione.

«Ci ha fatto piacere ascoltare le parole del Papa su Portovesme, è importante che abbia ricordato il nostro dramma», dice Stefano Lai, caschetto con bandiera dei Quattro Mori.

«L'appello del Papa è importantissimo, qui tutti conoscevano la nostra vertenza e questo ci da un grande sostegno», dice Massimiliano Basciu, uno dei lavoratori che ha assistito all'Angelus. Anche Pierpaolo Gai sottolinea l'appoggio dei fedeli alla vista dello striscione “Alcoa- Portovesme”:

«Tante persone si sono avvicinate per esprimerci solidarietà e informarsi sulla vertenza».

Oggi alla 16.30, a Portovesme, una decina di pullmann partiranno dal piazzale dell'Alcoa, alle 18 si imbarcheranno da Cagliari per Civitavecchia, con l'intenzione di presidiare piazza Colonna, mentre a Palazzo Chigi martedì alle 20,30 si svolgerà il vertice decisivo tra Governo e azienda.

Nel Sulcis martedì mattina si bloccheranno tutte le attività:

a Carbonia e Villamassargia c'è già la decisione ufficiale delle amministrazioni comunali.


ANTONELLA PANI

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