Gli operai dell'Alcoa partono per Roma

Pubblicato il da sandro

G rande attesa a Portovesme per il pronunciamento dell'Unione Europea
sulla procedura di infrazione per Alcoa.



Grande attesa a Portovesme per il pronunciamento dell'Unione Europea sulla procedura di infrazione per Alcoa: la decisione, che era attesa per ieri, sembra slittata a giovedì.
E nella fabbrica continua il conto alla rovescia verso l'ultimatum del 30 novembre fissato dalla società. Se per quella data il Governo non troverà una soluzione per abbassare il costo dell'energia (il regime speciale scade oggi), la multinazionale sospenderà la produzione.
Ma il problema del costo energetico non è l'unico con cui Alcoa e i suoi dipendenti devono fare i conti visto che la procedura di infrazione potrebbe concludersi con una bocciatura delle tariffe speciali e l'obbligo per Alcoa di restituire circa 400 milioni di euro.
Per scongiurare la fermata dello stabilimento si moltiplicano le iniziative: le organizzazioni sindacali stanno mettendo a punto la trasferta a Roma.
Oggi sarà nella capitale una delegazione che incontrerà i gruppi parlamentari, mentre mercoledì è prevista la manifestazione vera e propria, con più di 150 lavoratori.
 È stata invece rinviata alla prossima settimana la riunione straordinaria dei Consigli comunali di tutto il territorio convocati in seduta speciale davanti a Palazzo Chigi:
le autorità di pubblica sicurezza non hanno dato il via libera perché proprio in questi giorni si sta svolgendo il vertice Fao e hanno indicato come possibile sede della riunione piazza Navona. I sindaci, così, hanno deciso di rinviare l'iniziativa alla prossima settimana ritenendo piazza Navona troppo lontana dalla sede del Governo.
Ieri, intanto, la Rappresentanza sindacale unitaria di Alcoa ha incontrato i capigruppo delle diverse forze politiche in Consiglio regionale: tutti hanno garantito il massimo sostegno alla vertenza Alcoa, con l'obiettivo di scongiurare la perdita dei posti di lavoro.
 Nel primo pomeriggio, invece, una delegazione ha incontrato a Iglesias il vescovo Giovanni Paolo Zedda.
«Sono vicinissimo all'ansia e alla preoccupazione di voi lavoratori e delle vostre famiglie», ha detto monsignor Zedda alla delegazione di lavoratori.
Il tempo stringe e l'ultimatum di fine mese per la fabbrica di alluminio è sempre più vicino.

ANTONELLA PANI

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