"EURALLUMINA": PER IL RIAVVIO DELL'IMPIANTO SARDO ANCORA IN PIEDI I NODI DA SCIOGLIERE
La riapertura dell'impianto di Portovesme (Sulcis Iglesiente), chiuso da oltre due anni, ... segue
è ancora in alto mare. L'incontro del 31 gennaio scorso al ministero dello Sviluppo Economico "è stato interlocutorio - fanno sapere i rappresentanti della Filctem-Cgil nazionale, regionale e territoriale presenti all'incontro - e aggiornato ad una nuova data prevista entro il prossimo 25 febbraio". I punti da dirimere rimangono quelli di sempre: fornitura di combustibile per il riavvio degli impianti, investimento sulla nuova caldaia, costituzione della società mista per la realizzazione del nuovo impianto per la produzione di vapore, lo stato di avanzamento delle problematiche ambientali.
Su tutte, la questione occupazionale per ridare prospettive certe agli oltre 700 lavoratori impegnati in "Eurallumina": infatti, la cig in deroga è scaduta a dicembre dello scorso anno ed è stata prorogata fino al 31 marzo 2011. Ma - teme la Filctem-Cgil - se entro quella data non sarà previsto tutto il percorso per la riapertura dell'impianto, il rischio di non accedere alla cig straordinaria sarà fondato. "In questo caso - concludono Filctem e Cgil - saremo costretti a prorogare ancora la cig in deroga che comporta una decurtazione salariale del 10% a partire dal secondo anno di proroga. Eventualità che vogliamo assolutamente evitare". (C.Ca.)
Su tutte, la questione occupazionale per ridare prospettive certe agli oltre 700 lavoratori impegnati in "Eurallumina": infatti, la cig in deroga è scaduta a dicembre dello scorso anno ed è stata prorogata fino al 31 marzo 2011. Ma - teme la Filctem-Cgil - se entro quella data non sarà previsto tutto il percorso per la riapertura dell'impianto, il rischio di non accedere alla cig straordinaria sarà fondato. "In questo caso - concludono Filctem e Cgil - saremo costretti a prorogare ancora la cig in deroga che comporta una decurtazione salariale del 10% a partire dal secondo anno di proroga. Eventualità che vogliamo assolutamente evitare". (C.Ca.)