Eurallumina, i lavoratori chiedono il riavvio

Pubblicato il da sandro cherenti

I lavoratori chiedono il riavvio.

            di Antonella Pani

La cassa integrazione in deroga per i lavoratori dell'Eurallumina scadrà a giugno: l'obiettivo è convertirla in “straordinaria”, legata a un progetto di ristrutturazione aziendale. Insomma, investimenti in corso. Per questo al prossimo vertice romano su Eurallumina i sindacati e i lavoratori chiederanno la presenza del ministero del Lavoro, proprio per mettere mano al tema degli ammortizzatori sociali. Dopo l'incontro positivo di Roma, al ministero dello Sviluppo economico (dove sono state ribadite tutte le garanzie sulla fornitura e sul prezzo dell'olio combustibile), il riavvio della fabbrica della Rusal è ora legato alla soluzione di altri due problemi: il dissequestro del bacino dei fanghi rossi e il suo ampliamento e il nulla osta europeo alla costituzione della newco per finanziare la centrale a carbone.

Infatti è vero che per costruire la centrale necessaria per abbattere i costi saranno necessari almeno 18 mesi, ma con la disponibilità dell'olio combustibile e del bacino dei fanghi la raffineria di allumina potrebbe ripartire in brevissimo tempo. Insomma l'obiettivo finale è la centrale a carbone, ma nel frattempo si potrà ripartire con l'olio. Per questo serve uno sforzo ulteriore sul fronte-bacino: tutti i programmi di riavvio vacillano senza la certezza del sito in cui depositare i fanghi rossi prodotti nel ciclo di lavorazione della bauxite. Altra partita molto importante in prospettiva è la costituzione della nuova società mista pubblico-privato per finanziare e costruire la centrale a carbone. Su questo tema la Regione sta avviando una serie di contatti con l'Unione Europea per evitare futuri problemi di infrazioni per aiuti di Stato.

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