Cassintegrati di lungo corso, c'è l'accordo

Pubblicato il da sandro

Sindacati e Regione hanno firmato ieri l'accordo per il reinserimento lavorativo dei lavoratori in mobilità da anni che sopravvivono con un assegno Inps di 400 euro al mese. Ma al momento della firma dell'accordo, così come nelle riunioni precedenti, non si è presentato neanche uno dei 23 sindaci del Sulcis Iglesiente che pure dovrebbero essere coinvolti nell'iniziativa. «Un'assenza che denota una mancanza di sensibilità per una materia che invece dovrebbe stare molto a cuore ai primi cittadini di un territorio in crisi come il nostro - ha commentato Roberto Puddu, segretario della Cgil - Regione e sindacati hanno formalmente sottoscritto l'accordo, ma senza l'appoggio degli enti locali non si va da nessuna parte». Il progetto prevede il reinserimento negli enti locali, quali Comuni e Province, ma anche presso la Asl e un'altra serie di aziende ed enti di un gruppo di lavoratori, Si tratta di operai ormai al limite dell'indigenza, in mobilità da così tanti anni che riduzione dopo riduzione, l'assegno non supera i 400 euro. Ci sono in palio dei finanziamenti specifici ma, ovviamente, devono essere gli enti interessati a indicare mansioni e professionalità delle quali hanno bisogno per assorbire quei lavoratori. Ieri si è firmato per i dipendenti ex Enelpower, ma gradualmente tutti i lavoratori in mobilità da anni (centinaia solo nel Sulcis) dovrebbero rientrare nel programma. A patto, ovviamente, che vengano individuati i settori in cui ricollocarli. Per fare questo è indispensabile che ognuno faccia la sua parte. Oggi i sindacati incontreranno la Provincia (che ufficialmente si è insediata ieri) e la speranza è che, con una certa celerità, si perfezionino con tutte le amministrazioni locali i progetti di reinserimento lavorativo, innanzitutto per restituire un po' di dignità a chi sopravvive con 400 euro al mese.

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