Alcoa : sessanta milioni di investimenti

Pubblicato il da sandro

Alcoa rilancia:nuovi investimenti per sessanta milioni


_DSC0338-copia-1.JPGSessanta milioni di euro da spendere a Portovesme nei prossimi due anni e mezzo e la garanzia che le celle elettrolitiche spente saranno riavviate entro la metà del 2011: sono queste le novità emerse dall'incontro di ieri sera a Roma tra Alcoa ed organizzazioni sindacali con i dirigenti dei ministeri al Lavoro e allo Sviluppo Economico.

Un incontro in cui si sono approfondite le tematiche già affrontate la settimana scorsa con il sottosegretario Gianni Letta; ieri si doveva entrare nei dettagli. E così è stato soprattutto per il sito di Fusina, nel Veneto, dove Alcoa fermerà lo stabilimento di alluminio primario.

Ma nell'incontro si è parlato anche di Portovesme.

L'amministratore delegato Giuseppe Toia ha comunicato che gli investimenti programmati per la fabbrica di Portovesme ammontano a 60 milioni:

40 di interventi negli impianti e 20 per il riavvio delle celle.

E a proposito delle operazioni di riavvio, Toia ha sottolineato che si tratta di investimenti che hanno una prospettiva di sette anni, considerando la durata media di una cella.

Resta sempre sul tavolo la solita incognita, legata al prezzo dell'energia, competitivo ed in media con l'Europa per il prossimo triennio, in base a quanto ha stabilito il decreto governativo di fine febbraio.

E dopo?
«Il risultato di oggi è agrodolce, perché non dimentichiamo che ci hanno comunicato la fermata del primario di Fusina, e questo ovviamente non è positivo

- dice Rino Barca, segretario della Fsm Cisl

- per quanto riguarda Portovesme gli investimenti in programma saranno di 60 milioni.
Resta da definire la questione delle tariffe: davanti a noi abbiamo tre anni di tempo, dobbiamo lavorare da subito per trovare una soluzione.

Ad esempio una delle strade da seguire potrebbe essere quella degli accordi bilaterali con i produttori di energia».

Resta sul tavolo, tutta da approfondire, la riorganizzazione del lavoro che porterà inevitabilmente degli esuberi, che con ogni probabilità saranno affrontati attraverso la mobilità volontaria per i lavoratori che ne hanno i requisiti.

Ma questo, così come i dettagli sugli investimenti e il programma di riavvio delle celle elettrolitiche, saranno discussi prossimamente negli incontri che si svolgeranno in fabbrica tra l'azienda, la rappresentanza sindacale unitaria e le segreterie dei metalmeccanici.


Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post