Sulcis verso la rassegnazione
Mesi di trattative ma per Alcoa ed Eurallumina la soluzione è lontana
di Erminio Aru
Sulcis Iglesiente verso la rassegnazione vista l'incapacità della politica a risolvere anche solo una delle tante vertenze che hanno posizionato il territorio sull'orlo del precipizio. A livello regionale e nazionale sono rimasti del tutto inascoltati e trascurati i segnali di allarme lanciati ripetutamente dal sindacato perché si intervenisse con decisione sulle criticità che, un giorno dopo l'altro, hanno provocato la fuga delle multinazionali dal territorio.
«Dopo diversi anni di crisi totale che invade tutta l'economia del Sulcis-Iglesiente sarebbe auspicabile elencare traguardi già raggiunti verso una ricostruzione economica ed occupazionale. - Sostiene il segretario generale della Cisl Fabio Enne. - Purtroppo questo non è possibile perché tutte vertenze proseguono nel niente, continuano a rendere evidente la scarsa propensione della politica sulla definizione positiva nelle problematiche dell'apparato industriale, in particolare delle filiere dell'alluminio e zinco. I vertici convocati al tavolo del Ministero per lo Sviluppo Economico, si consumano senza novità, e si distinguono per l'incomprensibile caratteristica del" nulla di nuovo". L'unico passo avanti, in questo cimitero di fabbriche, si registra per l'ex ILA mentre c'è buio totale su Alcoa ed Eurallumina. "Non si capisce perché su queste due vertenze che coinvolgono circa 2.500 lavoratori, tra diretti ed indiretti - insiste Enne - il Governo nazionale non abbia ancora definito e risolto un percorso, che noi