SEGRETERIE REGIONALI CONFEDERALI DELLA SARDEGNA

Pubblicato il da sandro

29 marzo – comunicato –

Il sindacato sardo dice basta ai ritardi e alle inadempienze sui problemi

del lavoro e dello sviluppo

Stamattina si sono riunite a Cagliari le segreterie regionali unitarie di Cgil Cisl Uil per valutare lo stato della

vertenza Sardegna e delle relazioni con i governi regionale e nazionale.

Il sistema economico e sociale dell’isola è al collasso, mentre la Giunta regionale non coglie la gravità della

situazione, che sembra anzi sottovalutare, e non riesce a mettere in campo azioni efficaci per affrontare i

problemi. Lo dimostra anche il silenzio del Governo nazionale, col quale la giunta non riesce a interloquire e

ad ottenere un confronto congiunto con le parti sociali e le istituzioni locali, così come si era impegnata a fare:

persino le riunioni annunciate al ministero dello Sviluppo Economico vengono inopinatamente rinviate

all’ultimo momento.

E’ necessario che tutte le forze che costituiscono la maggioranza siano responsabilizzate sui problemi del lavoro

e della crisi ancora drammaticamente aperti. I sindacati confederali hanno costruito in questi anni iniziative

e proposte, raggiungendo anche un accordo quadro a giugno del 2010, che è finora rimasto in gran

parte inattuato. Uno dei presupposti di quell’intesa è il rilancio del sistema produttivo regionale, che vede

aggravarsi le proprie difficoltà, soprattutto per l’incapacità delle istituzioni regionali nell’approntare idonei

interventi di sostegno e per la scarsa autorevolezza e incisività di fronte al rifiuto del governo nazionale di

assumere nella propria agenda i temi della Sardegna.

In questo contesto in cui l’isola rischia il fallimento sociale, si registrano pesanti ritardi nella spesa delle risorse

finanziarie in capo alle politiche per il lavoro. Assistiamo persino alla formale presa d’atto, da parte della

Giunta, della propria incapacità a spendere le risorse di cui dispone nel Por e nelle diverse linee d’azione

del programma Fers: rischia così di non apparire credibile neppure la sacrosanta richiesta di maggiori disponibilità

di risorse proprie, indebitamente sottratte all’isola dal Governo in materia di entrate tributarie.

I sindacati chiedono una strategia efficace di contrasto della crisi che sappia affiancarsi all’attuazione degli

impegni che non vengono rispettati da parte del Governo nazionale.

Pertanto, le segreterie unitarie regionali di Cgil Cisl Uil dichiarano la propria totale insoddisfazione e la volontà

di dire basta a questo snervante immobilismo che rischia di compromettere definitivamente le speranze

di rinascita e di maggior coesione sociale e territoriale dell’isola, e annunciano l’avvio di un percorso di mobilitazione

e dì iniziativa sindacale che prevede:

· un incontro con i parlamentari sardi, nei prossimi giorni, finalizzato all’apertura di un tavolo col governo

a Palazzo Chigi sui temi regionali;

· l’indizione di una Manifestazione regionale a Roma entro il 20 aprile sui temi della crisi e della difesa

e sviluppo del sistema produttivo regionale;

· la proclamazione di una grande Manifestazione popolare a Cagliari per il prossimo 4 giugno per

segnare la svolta decisiva nelle scelte politiche di governo della regione.

In questo percorso troveranno adeguato spazio le diverse vertenze aperte, territoriali, settoriali e aziendali,

a partire dalle situazioni di emergenza che si registrano nel Sulcis, a Porto Torres, a Nuoro, a Olbia, in Ogliastra,

a Oristano e nel Campidano, fino alle aree rurali e interne, abbandonate a se stesse.

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