Rockwool, la Uil non ci sta «Nelle bonifiche non c'è posto per tutti»

Pubblicato il da sandro

Nuova polemica tra i sindacati all'ombra della protesta dei lavoratori ex Rockwool in presidio da cinque mesi davanti alla miniera di Campo pisano. A prendere le distanze dalla Filctem Cgil che annunciava un'assemblea generale tra sindacati e lavoratori per «rafforzare e rilanciare la vertenza», chiedendo allo stesso tempo l'inserimento dei lavoratori nei cantieri delle bonifiche ambientali, è Mario Crò, segretario generale della Uil del Sulcis Iglesiente. «Se la premessa per andare avanti e sostenere la causa è quella della FIlctem, noi non ci stiamo», avverte l'esponente della Uil: «A nostro parere non è pensabile risolvere questo problema e questa vertenza con la pretesa di inserire tutti i 50 lavoratori nelle bonifiche. Non è attuabile né percorribile questa strada». 
Quale sia la soluzione che la Uil invece vuole proporre e mandare avanti è presto spiegato: «Con l'allora assessore regionale all'Industria Sandro Angioni, mesi fa, è stato sottoscritto un verbale d'intesa che prevede una serie di punti fondamentali per la stabilizzazione dei lavoratori», ricorda Crò. «Chiediamo che si applichi e si dia continuità a quanto sottoscritto in sede ufficiale. Programma che, sia chiaro, anche la Cgil ha deciso di sostenere». Cosa prevede? Prepensionamento per le persone che hanno i requisiti, incentivi per l'autoimpiego, stabilizzazione dei dipendenti amministrativi in strutture istituzionali come i tribunali, e formazione di alcuni da inserire in programmi lavorativi alternativi. Soluzioni che, secondo il rappresentante sindacale dovrebbero essere soddisfacenti per risolvere la vertenza. 
Entro metà novembre, comunque, ci sarà il vertice tra le organizzazioni sindacali e l'assessore regionale Franco Manca. In quella sede, cui dovrebbero partecipare anche i lavoratori che continuano a presidiare l'ingresso della miniera di Campo Pisano, l'amministrazione regionale spiegherà quali saranno le soluzioni trovate per far sì che i 50 operai riprendano a lavorare. 
Dalla Regione e dal ministero dello Sviluppo economico, inoltre, dovranno arrivare risposte anche al progetto della cooperativa San Lorenzo per l'acquisizione e gestione dell'edificio che ospitava la Rockwool. La cooperativa sociale vorrebbe realizzare una fabbrica per la produzione mattoni in terra cruda e altro materiale per la bioedilizia.
DAVIDE MADEDDU

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