Roberto Frongia sulla Rockwool: «Accordo vago»

Per molti cassaintegrati è stato il primo Natale a casa dopo due anni di lotte. Ma l'attenzione sulla vertenza Rockwool e sulle sorti dei 56 lavoratori non cessa. E non si placano neppure le note polemiche sull'accordo (siglato tra Regione e organizzazioni sindacali il 22 dicembre) che, seppure dopo molte ore di riflessione e accesa discussione, ha fatto sì che cessasse la protesta degli operai (una decina) barricati per dodici giorni nella galleria Villamarina.

DUBBI Roberto Frongia (Riformatori Sardi) manifesta il suo sdegno in un documentopostato su Facebook, dove racconta di essere andato a trovare i lavoratori (la notte della firma dell'accordo) e di avere fatto alcune riflessioni con loro: «Mi dispiace ma credo proprio che non ci si possa fidare di un verbale che non indica tempi e modalità per la soluzione del problema». Poi parla del verbale d'accordo: «Breve, talmente breve che è risultato più lungo il comunicato stampa della Giunta regionale, con i nomi di tutti gli assessori e sindacalisti che partecipavano all'incontro». Non manca un appunto alle organizzazioni sindacali, con la citazione di Pietro Ichino, senatore Pd e docente ordinario di diritto del lavoro all'Università statale di Milano: «Da anni si chiede a cosa serva il sindacato».

SODDISFAZIONE Sempre su Facebook, Tore Corriga (cassaintegrato e delegato sindacale) esprime soddisfazione per un accordo che, solo una settimana fa, sembrava impensabile, ma aggiunge: «Continueremo a vigilare affinché l'accordo venga rispettato. La vertenza sarà terminata quando l'ultimo dei lavoratori ex Rockwool sarà rientrato a lavoro e le bonifiche ambientali di questo territorio avranno inizio».

ROCKBUS Intanto al RockBus di Campo Pisano resterà una base d'appoggio, come segno tangibile di attenzione e vigilanza al rispetto dell'accordo. Proprio lì, alla vigilia di Natale, una rappresentanza dei pastori sardi ha incontrato alcuni lavoratori.