Portovesme srl, sì al raddoppio

Pubblicato il da sandro

Dopo il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni manca soltanto il via libera del Cipe
Il Governo approva il contratto da 141 milioni
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il contratto di programma con il quale la Portovesme srl dovrà procedere al raddoppio degli impianti per la produzione dello zinco. Un progetto da 141 milioni di euro con 49 nuovi posti _0160.jpgdi lavoro.
L a Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al contratto di programma da 141 milioni di euro della Portovesme srl. Subito dopo l'estate il contratto approderà davanti Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, per l'approvazione e il via libero definitivo. Un passo avanti importante per definire il progetto con il quale l'azienda conta di raddoppiare gli impianti della linea elettrolitica per la produzione di zinco. «Il programma di investimento supera i 141 milioni di euro - si legge in un comunicato della Regione - dei quali circa 113 milioni agevolabili, e prevede l'inserimento di 49 unità lavorative».

IL CONTRATTO
Alla riunione di ieri hanno partecipato gli assessori all'Industria Sandro Angioni e alla Sanità Antonello Liori. Senza il via libera della Conferenza Stato-Regioni, il progetto della Portovesme srl non sarebbe potuto arrivare al Cipe, che è poi l'organismo deputato ad approvare le varie proposte di contratti di programma. La prima riunione utile del Cipe è prevista per metà settembre poi, se dovesse arrivare l'approvazione, l'azienda e il Ministero dello Sviluppo economico dovranno stipulare e perfezionare il contratto. «A questo punto diventa ancora più importante definire in tempi brevi la questione dell'eolico, che è di stretta competenza regionale - ha commentato Fabio Enne, segretario della Cisl - infatti, nei piani di investimento della Portovesme srl il progetto sull'eolico e il contratto di programma devono andare di pari passo. Serve l'autorizzazione per i due step del parco, altrimenti gli investimenti non partono».

IL PARCO EOLICO
Dunque, se anche arrivasse il via libera al contratto di programma ma non si potesse procedere con il parco eolico, il piano di investimenti non si muoverebbe di un passo. «Il via libera arrivato oggi era indispensabile affinché la pratica potesse proseguire l'iter - ha affermato Tore Cappai, delegato della Filctem Cgil nella Rsu di fabbrica - il raddoppio della linea elettrolitica comporterebbe un raddoppio dei consumi di corrente, ecco perché l'eolico per autoproduzione è un tassello fondamentale del piano industriale». Già nei giorni scorsi la Rsu aveva lanciato l'allarme, chiedendo al Presidente Cappellacci una convocazione urgente prima della pausa estiva per sollecitare il via libera a tutto il parco, primo e secondo step. «I tempi di realizzo degli investimenti - si legge nel documento sindacale - vengono determinati in base alle esigenze di mercato e se i tempi non vengono rispettati c'è il rischio che le multinazionali non realizzino più i loro progetti».

LA POLEMICA
Intanto, a Portoscuso non si placa la polemica sull'eolico, in particolare sul secondo step per cui Portovesme srl e Comune hanno stipulato una convenzione, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio Comunale. «Quando mesi fa in Consiglio è passato il via libera al progetto - ha sottolineato Angelo Cremone, consigliere comunale e provinciale - nessuno ci aveva parlato di una seconda parte del progetto, che invece ora è indispensabile, senza di quella non si reggono più gli investimenti. È gravissimo: se vogliono installare altre pale lo facciano in altre aree non gravate da vincoli, magari nel Basso Sulcis o in paesi dell'Iglesiente».

ANTONELLA PANI

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