I coreani nel Sulcis per la Ila e la ex Sms

Pubblicato il da sandro cherenti

La multinazionale coreana interessata alla Ila di Portovesme e alla Sms di Iglesias ha chiesto ufficialmente alla curatela fallimentare di poter visitare gli impianti industriali.

            di Antonella Pani

«Il presidente e l'amministratore delegato della multinazionale saranno in Sardegna nei primi giorni di giugno - ha fatto sapere l'assessore regionale all'Industria Oscar Cherchi - per effettuare un sopralluogo nelle due fabbriche al momento ferme. Il primo passo ufficiale, dopo i contatti avvenuti tra l'assessorato e un intermediario italiano dei coreani, è stato fatto nei confronti della curatela fallimentare alla quale è stata comunicata la richiesta di accesso per la visita negli stabilimenti». Dunque la trattativa con la multinazionale, quotata in Borsa e impegnata nel mercato delle lavorazioni d'alluminio, proseguono: dai contatti ufficiosi si sta per passare al sopralluogo nelle due fabbriche, dopo che gli emissari dei coreani hanno acquisito dati e foto dei due siti industriali. «Con tutta la prudenza e la cautela, dopo i continui stop and go di questi ultimi tempi - osserva l'assessore Cherchi - pensiamo che anche i nostri interlocutori stranieri abbiano le carte in regola per dare nuovo impulso alle speranze delle parti coinvolte». Restano scettici i lavoratori delle due fabbriche, in particolare i 166 dipendenti della Ila che dal prossimo gennaio saranno ufficialmente disoccupati se nel frattempo non si perfezionerà l'acquisto dello stabilimento in cui si producevano laminati. Molta preoccupazione anche tra i 26 dipendenti della Sms, ex Ali: cassintegrati sulla carta, ma in realtà completamente al verde da gennaio scorso.

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