Cassa integrazione, niente anticipi: protestano gli operai dell'Eurallumina

Pubblicato il da sandro

Circa sessanta lavoratori dell'Eurallumina ieri mattina si sono presentati a Portovesme, davanti ai cancelli della fabbrica ferma da quasi due anni, per avere chiarimenti sulla novità niente affatto gradita dagli operai, cioè l'impossibilità per l'azienda di anticipare la cassa integrazione in deroga. 
Ieri, infatti, è stato un 27 estremamente magro per i lavoratori, già provati dalla cassa integrazione: gli 800 euro arriveranno, prossimamente, direttamente dall'Inps.
Per questo, ieri mattina, dopo un tam tam spontaneo, molti si sono incontrati ai cancelli e hanno chiesto informazioni dettagliate ai delegati sindacali: il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori dovrebbe avvenire nella prima settimana di febbraio.
Intanto è importante che, tra oggi e lunedì mattina, tutti si rechino in azienda per sottoscrivere un modulo indispensabile all'erogazione della cassa integrazione. 
Per il momento non resta che aspettare. E c'è molta attesa anche per l'incontro di lunedì prossimo al Ministero dello Sviluppo Economico. Dovrebbe essere un appuntamento risolutivo, almeno così sperano i dipendenti: se da Roma arrivassero buone notizie, si potrebbe finalmente parlare di riavvio e, per cominciare, la cassa integrazione in deroga in scadenza a marzo si trasformerebbe in cassa integrazione straordinaria. 
Al momento tutto ruota intorno alla fornitura di olio combustibile: in parte dovrebbe essere garantita dall'Eni, in parte da un'altra società. Però, visti i colpi di scena in extremis di cui è costellata la vicenda, sarebbe azzardata qualunque previsione.

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