Situazione di crisi

Pubblicato il da sandro

  Situazione di crisi dell'area industriale
 di Portovesme

                                                      
       On Amalia Schirru
 

È stata discussa in Commissione Attività produttive l'interrogazione "5-01001 Schirru: Situazione di crisi dell'area industriale di Portovesme" presentata giovedì 12 febbraio 2009, nella seduta n.132.
Si chiedeva al Ministro dello Sviluppo economico, considerata la gravità della contesto, di convocare al più presto un tavolo tecnico operativo con la partecipazione della Eurallumina, della Regione, della Provincia e delle organizzazioni sindacali per scongiurare l'interruzione della produzione e si chiedeva, inoltre, l'opportunità di valutare un pacchetto urgente di misure di sostegno all'attività produttiva con la stipula di un protocollo d'intesa tra azienda, Governo e Regione Sardegna che permettesse ad Eurallumina di mantenere la produzione e rilanciare un piano di investimenti per potenziare gli impianti e consentirgli di utilizzare tutte le qualità di bauxite presenti sul mercato.

"Sulla questione energetica e sulla possibilità di ridurre il differenziale del costo energia che esiste in Italia, il Governo ha dato buoni segnali: è stato approvato un emendamento al Senato in questo senso e attualmente si discute alla Camera il ddl AS1195 "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.", che mira ad agevolare la creazione di reti o aggregazioni di imprese, con coinvolgimento dei clienti finali energivori per consentire ai consumatori in forma consortile di adeguare i costi di approvvigionamento.
Tuttavia, la risposta del Ministro è stata parzialmente soddisfacente, in quanto il ritardo degli interventi risulta comunque inaccettabile e irresponsabile in un contesto così grave e preoccupante. Nel frattempo, infatti, troppe aziende hanno chiuso e altre preparano la chiusura degli impianti, come Alcoa e Portovesme srl, la Rockwool, tutta una serie di realtà che godevano di buoni standard di produttività, competitività e professionalità, ma che lamentavano da tempo, i problemi dei costi maggiori per lavoro, trasporti ed energetici.
Sulle bonifiche e le infrastrutture, in particolare per le multinazionali che abbandonano il territorio regionale, è compito del Governo indicare misure precise e chiare e accompagnarle nelle fasi di riorganizzazione industriale e intervenire presso l'UE per avere tariffe agevolate per l'energia.
Fuori verbale il sottosegretario Saglia ha poi aggiunto che per i gravissimi problemi di infrazione dell'Alcoa che dovrebbe pagare 650milioni di euro, il Governo sta cercando una risoluzione con la UE, attraverso una forma di affitto dello stabilimento che garantisca la ripresa produttiva dell'impianto."






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