Intesa alla Regione

Pubblicato il da sandro

Cassa integrazione per 700 lavoratori

ANTONELLA PANI 

                                                                                                       

  Settecento lavoratori degli appalti di Portovesme possono tirare un sospiro di sollievo: ieri mattina nella sede dell'assessorato al Lavoro della Regione, sono stati firmati gli accordi con le singole aziende e, dunque, la copertura finanziaria per la cassa integrazione. Un numero importante ma non definitivo, visto che gli accordi firmati ieri a Cagliari rappresentano appena il 30 per cento di tutte le richieste di nuova cassa integrazione nel Sulcis: cifre da record, in continua evoluzione, che rappresentano la grave crisi del territorio. Resta ancora da risolvere ancora il nodo dei lavoratori a tempo determinato: secondo il sindacato possono accedere alla cassa integrazione con la sospensione del contratto, che poi riprenderà al termine degli ammortizzatori sociali. Di parere diverso i tecnici dell'assessorato, che si sono impegnati a verificare la norma. «Stiamo parlando di centinaia di lavoratori, per cui deve essere trovata una soluzione», dice Roberto Puddu, della segreteria Cgil.


Ma ieri davanti all'assessorato al Lavoro si sono presentati anche i lavoratori della Otefal-Sail di Portovesme: da dicembre non vedono un soldo e non hanno prospettive che il loro stabilimento venga riavviato. Dall'assessorato al Lavoro hanno ricevuto garanzie su un contributo straordinario mentre, per quanto riguarda la cassa integrazione si deve attendere una modifica alla legge sugli ammortizzatori sociali. «Sul fronte Otefal è importante dare un sollievo economico ai lavoratori - è la posizione di Franco Bardi, Roberto Straullu e Rino Barca, segretari dei metalmeccanici Cgil, Cisl e Uil - ma è altrettanto fondamentale parlare del rilancio della fabbrica». Nella tarda mattinata i dipendenti Otefal hanno spostato striscioni e bandiere in viale Trento, davanti alla sede della Giunta.
Intanto è stato rimviato l'incontro sulla vertenza Sulcis tra il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci, le organizzazioni sindacali, i sindaci, la Provincia e le associazioni che hanno aderito allo sciopero generale. E c'è forte preoccupazione tra i sindacati per le tariffe agevolate che tardano ad essere approvate. «Il Virtual Power Plant non è neanche in discussione al Senato - dice Fabio Enne, segretario Cisl - se non verrà approvato entro aprile faremo i conti con altre comunicazioni di fermata degli impianti».



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